Gli alpini hanno ricordato le penne nere istriane, fiumane e dalmate “andate avanti”

di Lorenzo Salimbeni – fonte https://www.anvgd.it/gli-alpini-hanno-ricordato-le-penne-nere-istriane-fiumane-e-dalmate-andate-avanti/

Udine e tutto il Friuli Venezia Giulia sono stati in questi giorni pacificamente invasi dalle penne nere, giunte a migliaia da tutta Italia in occasione del 94° raduno annuale dell’Associazione Nazionale Alpini. È stata quindi un’occasione per rinsaldare il profondo legame tra gli alpini e questa regione del confine orientale, non solo con riferimento alle vicende belliche o al gran numero di soldati di questo corpo da qui provenienti.

Significative cerimonie hanno ad esempio ricordato il generoso contributo fornito dagli appartenenti all’A.N.A., associazione di volontariato integrata nei ranghi della Protezione Civile, in occasione del terribile terremoto del 6 maggio 1976.

Oltre alla cerimonia ufficiale svoltasi al Sacrario di Redipuglia, numerose delegazioni di alpini hanno poi reso omaggio al più grande cimitero militare in Italia ed ai 100.000 caduti lì sepolti (60.000 dei quali ignoti). Così come varie sezioni dell’associazione si sono organizzate in modo da rendere omaggio al Monumento Nazionale della Foiba di Basovizza, ove già in occasione delle manifestazioni istituzionali del 10 Febbraio la loro presenza di anno in anno è sempre più ampia.

È invece una consuetudine che si ripete ad ogni raduno quella di svolgere nella giornata del sabato una messa organizzata dei gruppi di Zara, Fiume e Pola in suffragio degli alpini istriani, fiumani e dalmati “andati avanti” e dei caduti di tutte le guerre. Sono, infatti, affiliati alla sezione di Venezia i gruppi A.N.A. delle province che l’Italia ha perso per effetto del Trattato di pace del 10 febbraio 1947: anche in questo ambito si manifesta il legame tra la città della Serenissima e l’italianità dell’Adriatico orientale.

«Nel 1929 si costituì la Sezione di Fiume dell’Associazione Nazionale Alpini – ci spiega Franco Pizzini, penna nera che collabora assiduamente con il Comitato di Bergamo e con la Delegazione di Brescia dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – e 3 anni dopo la sezione di Zara, mentre gli alpini istriani appartenevano a quella di Trieste. In seguito alle mutilazioni territoriali successive alla Seconda guerra mondiale, tali sezioni si sono ricostituite in esilio a inizio anni Cinquanta. Si preferì non affiliarsi alla sezione triestina poiché la situazione del Territorio Libero di Trieste era ancora in bilico ed oltremodo delicata, quindi si scelse Venezia in virtù del suo storico rapporto con quelle terre»

La Messa si è svolta la mattina di sabato 13 maggio a Udine presso la centralissima Basilica della Beata Vergine delle Grazie con la partecipazione di una rappresentanza del Comitato Anvgd di Udine.

didascalia: Alpini al raduno Udine 2023

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